NARDO' - CALANGIANUS 1-1

 

26.a giornata


PAREGGIO CON RABBIA

  • NARDO' - CALANGIANUS 1-1

RETI: 37` Ponzio (C), 61` Corallo (N)

NUOVA NARDÒ: Schettino, Rivetti (52` Corallo), Buonanno, Della Bianchina, Mancinelli, Volturo, Savino (46` Prisciano), Rosciglione, Muiesan, Fattizzo, Di Tacchio - ALL. Franco Leo

CALANGIANUS: Secchi, Maiorano C., Tomasi, Ciccone, Cersosimo, Carnevale, Martucci, Mamia, Andreoli (46` Pischedda G.), Olivares, Ponzio (78` Scuotto) - ALL. Ottavio Strano

RECUPERO: 7 minuti (2` pt + 5` st)

AMMONITI: Volturo, Fattizzo (N), Mamia, Tomasi, Olivares (C)

SPETTATORI: 1000

 Fattizzo a terra

Un Nardò combattivo bloccato sul pari dal Calangianus e dalle sviste arbitrali. Sin dal primo minuto (fallo di mano di Cersosimo) si intuisce che il Nardò dovrà fare i conti non solo con la squadra sarda, ma anche con una terna arbitrale a dir poco discutibile. La partita che si preannunciava equilibrata, e lo è stata fino alla fine, è stata decisa da singoli episodi.

Leo ripresenta il 4-4-2 vincente contro il Grottaglie, rischiando Savino, reduce da un risentimento inguinale. Corallo ancora in panchina. Il motivo del match: Calangianus manovriero con palla a terra e Nardò alla ricerca dei lunghi Di Tacchio e Mujesan con palloni alti. Le squadre si annullano nel computo delle occasioni da gol. Praticamente nessuna. Fattizzo viene contrato sulla fascia dai raddoppi di marcatura, Savino non incide. Le punte sono costrette a ricevere palloni con spalle alla porta. Il Calangianus si fa vedere con qualche tentativo velleitario dalla distanza. Poca roba.

Al 37’ secondo episodio decisivo. Della Bianchina e Schettino non si intendono e Ponzio ne approfitta per infilare la porta sguarnita. Mazzata tremenda . Ancora una partita in salita per riparare ad un errore clamoroso.

Nel secondo tempo decisivo l’ingresso in campo di Corallo. Fuori Rivetti e squadra ridisegnata con Corallo dietro le punte e Fattizzo arretrato a tamponare in difesa. Prisciano rileva Savino. Granata vicini al pari con Della Bianchina, ma il tiro del difensore finisce alto. Al 62’ ci pensa Corallo. Staffilata del fantasista granata e pareggio strameritato. Il Toro ci crede. Da questo momento sale in cattedra (nel bene e nel male) Di Tacchio. Prima viene cinturato mentre fila in porta senza che arbitro e assistente battano ciglio, poi al 42’ spedisce alto da due passi il match-ball. Un minuto dopo: il fattaccio. Cross pennellato di Prisciano, il pallone scavalca la difesa e Di Tacchio appoggia di testa nell’angolo opposto. Lo stadio esplode, ma l’assistente non è d’accordo: fuorigioco. Gol annullato tra le proteste generali.. Il Comunale si infiamma. L’arbitro inverte le posizioni degli assistenti e non dà neanche un recupero adeguato. La vittoria sfuma in extremis. Per le speranze di salvezza neretine tutto rimandato a mercoledì nel recupero col Celano.

I SINGOLI:
SCHETTINO: confeziona con Della Bianchina il regalo ai sardi. Poco impegnato.
MANCINELLI: chiude con decisione, non va per il sottile nei rilanci. Grezzo ma utile.
BUONANNO: poco incisivo sulla fascia, soffre le incursioni dalle sue parti. 
DELLA BIANCHINA: provoca il gol, ne fallisce uno. Lento e impacciato. Passo indietro.
RIVETTI: si fa valere nei corpo a corpo. Ruvido nelle entrate, veloce nei recuperi.
ROSCIGLIONE: impalpabile nel p.t., esce alla distanza quando domina l’agonismo. Diesel.
VOLTURO: distribuisce gioco sulle fasce, lancia lungo per le punte. Qualche sbavatura.
SAVINO: è infortunato e si vede. Sacrificio inutile.
FATTIZZO: parte bene, poi soffre la doppia marcatura e le botte. Leo lo arretra ed esce dal gioco.
PRISCIANO: propensione alla corsa, non al cross, ma quando lo azzecca… ci scappa il gol.
MUJESAN: un’ombra. Non entra mai in partita. Non azzecca una giocata. Latitante.
DI TACCHIO: si carica sulle spalle tutto il peso dell’attacco granata. Calamita dei palloni alti.

Lotta, soffre, segna. Sarà decisivo nel finale di campionato.

LEO: conferma il 4-4-2 e inserisce Corallo al momento opportuno. Sbaglia nel proporre un Savino acciaccato e a trascurare ancora Totaro. A Celano dovrà studiare un modo per inserire Corallo e non sacrificare Fattizzo. Forse ci stava una terza sostituzione.

Commenti