NARDO'- BITONTO 2-1

 



Il Toro si sblocca anche in casa

  • NARDO'- BITONTO 2-1

NARDO':Peluso, Marcone, Fattizzo, Cezza, Maglio (80` Frisenda), Schito, Savino (60` Prisciano), Rosciglione, Muiesan, Corallo, Manco - ALL. Salvatore Nobile

BITONTO: Pirchio, Gismondi, Mele S., Zaccaro, Lopetuso, Bonfardino, Gesuito, Nettis (76` D`ambrosio), Fusco, Buttazzoni (46` Saracino), D`Antò - ALL. Enzo Del Rosso

RETI: 2’ Corallo (N), 51’ Saracino (B) 90’ Muiesan (N)

RECUPERO: 5 minuti (3` pt + 2` st)

AMMONITI: Cezza, Corallo, Frisenda (N), Nettis (B)

SPETTATORI: 1000

Un urlo liberatorio. Quello del Comunale che al 92' impazzisce di gioia quando il colpo di testa di Mujesan deposita la sfera in fondo alla rete e sancisce finalmente la prima vittoria casalinga della stagione. Incredibile: il Nardò nelle ultime due giornate raccoglie più punti di quanto abbia fatto nelle prime dieci e se pure col Rutigliano ci può stare, domenica si è affrontato un avversario che non aveva mai perso! Metamorfosi?, fortuna?, modulo più redditizio? Chi lo sa, sta di fatto che qualcosa è cambiato e mai come adesso sarebbe stata più opportuna questa sterzata in classifica. Certo siamo sempre terzultimi a 11 punti, ma due vittorie consecutive possono dare tranquillità e soprattutto una presa di coscienza delle proprie possibilità. Ovvio che errori e lacune ancora sono evidenti, ma questa vittoria premia gli sforzi di una compagine e dei ragazzi dei quali mai comunque si è messo in discussione il senso di attaccamento alla maglia e lo spirito di sacrificio, tenuto conto di tutte le situazioni contingenti.

Ritorna Totò Nobile dopo solo 12 giorni in cui sulla panchina granata e rifà il suo ingresso allo stadio con la sciarpa granata al collo.

Il Nardò c’è e si vede! Il primo quarto d’ora ci stropicciamo gli occhi dalla meraviglia di veder giocare così bene e arrembante il nostro undici , che a stento lo riconosciamo. Le lacune in organico ci impongono di ripresentare il modulo 4 – 4 – 1 – 1, sicuramente meno spettacolare (almeno sulla carta), ma francamente più redditizio.

La cronaca: subito i Granata in avanti con Mujesan che imbeccato da Fattizzo sfiora il palo di testa. Un minuto dopo Savino (finalmente proposto da titolare anche da Nobile) ruba palla in pressing all’ avversario, tocco per Corallo che dai 22 metri beffa il giovane portiere ospite Pirchio con un tiro che si insacca alla sua sinistra toccando prima terra. Tutti i calciatori corrono ad abbracciare Nobile. Il Nardò ha una verve insolita e cerca di trarne il massimo profitto.

Il Bitonto però non ci sta e quando si esaurisce la sfuriata neritina si presenta con Fusco che in diagonale fa venire i brividi alla platea. Per fortuna il tiro si stampa sul palo e Peluso si ritrova la sfera fra le braccia. Al 31' il Nardò ci prova con Corallo con un calcio di punizione mentre al 40 è la volta di Manco (bravo e fisicamente in forma) a sfiorare la porta barese.

Inizia la ripresa con Bitonto che lascia negli spogliatoi uno spento Buttazzoni per far posto a Saracino. Quest’ultimo ci mette appena sei minuti a finalizzare un contropiede da manuale e a portare il risultato in parità. Vengono a galla vecchie e note paure. Il Nardò si smarrisce e la difesa balla ripetutamente sotto i colpi di un Bitonto che viene messo agevolmente in condizione di colpire anche e soprattutto per le infelici decisioni di Peluso. Incerto sulle uscite, non dà tranquillità al reparto difensivo che accusa i colpi, sventati dalla dea bendata, finalmente oggi in maglia granata. Ci vuole un grande Rosciglione, motorino perpetuo e finalmente all’altezza delle sue possibilità, a limitare il centrocampo avversario. E’ proprio di Rosciglione l’unico tiro in porta neretino della ripresa, quando dalla distanza con un bolide impegna severamente l’estremo difensore ospite. Ma proprio quando il pubblico ormai si preparava a lasciare il comunale ancora una volta senza la gioia della vittoria, si concretizza l’insperabile. Uno stupendo cross tagliatissimo dalla linea laterale sinistra in prossimità della trequarti, raggiunge Mujesan che stacca di testa facendo un piccolo passo indietro e adagia la sfera sul palo opposto. Scene indescrivibili sugli spalti e in campo, un pieno di emozione davvero difficile da raccontare. Il triplice fischio finale ripropone il tuffo “sotto la curva” nostalgicamente dimenticato.

courtesy byFernando pero

I SINGOLI

PELUSO. vacilla sotto i colpi dei bitontini. Insicurezza contagiosa.

MARCONE: tampona finchè può, ma dalla sua fascia si aprono falle in continuazione.

CEZZA. si dà da fare con Schito a centro area. Anche lui in affanno.

SCHITO: lotta col coltelloo fra i denti. Non esente da sbavature.

FATTIZZO: contrasta e riparte. Cala nel finale poi d'incanto trova un cross-gioiello.

ROSCIGLIONE: mai visto così tonico. Un'autentica forza della natura. Lo vogliamo così.

MANCO: poche partite, ma è già un inamovibile. Lotta, ma sa anche giocare palla a terra. Positivo.

SAVINO: si fa sentire sulla fascia. Suo l'assist vincente per Corallo. Nobile non ha un debole per lui e lo sostituisce.

PRISCIANO: trotterella sulla destra senza incidere granchè.

CORALLO: un gol dei suoi (splendido) poi tanto sacrificio e un gol mancato. Ritrovato.

MAGLIO: ancora una prova anonima. Meglio FRISENDA come spalla per Mujesan.

MUJESAN: gol pesantissimo. Si sfianca nel pressing, ma si fa trovare pronto nei momenti decisivi. Chirurgico.

NOBILE: costretto dagli eventi a schierare un 4-4-1-1, poi 4-4-2, ne studia pregi e difetti. Tornerà alla difesa a 5? Ritrova il suo gruppo. Forse lo spogliatoio è salvo.

by Alex Webmaster Fernando Pero

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