GALLIPOLI - NARDO' 1-1

 


PUNTO D'ORGOGLIO

  • Un grande Leopizzi sbarra la porta. Corallo pareggia.
  • GALLIPOLI - NARDO' 1-1

GALLIPOLI: Fresta, Musca, Mele, Romeo, Porchia, Raimondi, Di Miceli, Gaccione (56` Capece), Castillo, Innocenti, Riccardo (72` Frazzica) - ALL. Francesco Giugno

NARDÒ: Leopizzi, Marcone, Maglio, Inguscio, Cezza, Schito, Savino (86` Prisciano), Rosciglione, Muiesan (77` Fattizzo), Corallo, Manco - ALL. Salvatore Nobile

RETI: 38` Innocenti (G), rig. 48` Corallo (N)

ARBITRO: Pizzi di Saronno

RECUPERO: 6 minuti (3` pt + 3` st)

AMMONITI: Romeo, Raimondi (G), Cezza (N) SPETTATORI: 2300

COME AI VECCHI TEMPI!

E’ con somma soddisfazione da vecchio “topo da stadio” che mi appresto a scrivere di questa partita, non tanto per i suoi risvolti tecnico-tattici, ma per la sua partecipazione straordinaria in termini di affluenza e adesione numerica. Il ritrovo nei pressi dello stadio prima della partenza, fra tanti amici e tifosi, in un mare di passione granata, in mezzo al traffico semiparalizzato e il pacifico caos fatto di bandiere, cori, sventolio di sciarpe, quella festa generata dall’incoscienza giovanile, mi ha riportato nei mitici anni 90, e il mio cuore ha subito un tuffo poiché gli sono vibrate le corde più profonde. Non nascondo che per un attimo mi sono venuti gli occhi lucidi e una forza dentro incontrollabile che di lì a poco mi avrebbe fatto urlare per novanta minuti con tutta la mia energia “FORZA MAGICO TORO”. Ho rivisto facce di amici e tifosi che non rivedo da un po’ nemmeno in casa. E’ fuor di dubbio: il derby ha un sapore unico e una molla che fa scattare gli animi più sopiti. Quel lunghissimo torpedone granata lungo la statale 101 è il segno tangibile che il Nardò e i suoi tifosi ci sono, ed hanno bisogno di pochissimo per stringersi attorno alla loro preziosa creatura. Un plauso però è giusto darlo ai ragazzi del gruppo SOUTH BOYS che in mezzo al mare in tempesta, di lì a poche ore dalla nefasta prestazione col Venafro, hanno voluto e saputo gettare il cuore oltre l’ostacolo, spronando e piazzando i biglietti in prevendita. Insomma, la carica dei 500 dà una ventata di entusiasmo a tutto l’ambiente, ben sapendo che si va a fare visita alla corazzata gallipolina che mette sul tavolo dei numeri impressionanti.

LA PARTITA

Per scaramanzia non ho voluto fare pronostici, ma proprio per evitare che facessimo la figura da sparring partner o la vittima sacrificale (fate un po’ voi), mi sono affidato alla legge dei grandi numeri (fra l’altro messa in discussione dal 53 su Venezia), oltre che alla festività del giorno. Lo stadio di Gallipoli offre un colpo d’occhio allettante e il fremito generato dalla partita è palpabile. Partono cori di incitamento ai nostri durante il riscaldamento pre-partita e ci rendiamo conto che il loro livello di concentrazione è abbastanza alto. Il Nardò si schiera con la stessa formazione di tre giorni prima, e sin dalle prime battute evidenzia carattere oltre che una disposizione molto attenta nelle coperture. Il Gallipoli preme potendo allungare a +8 il vantaggio sul Val di Sangro fermato nel pomeriggio ad Isola Liri. Nobile sa che la chiave di volta della formazione giallorosa è Giovanni Riccardo, che con le sue invenzioni può far breccia in maniera agevole, per cui lo blocca con una marcatura ferrea. Il fantasista però può stoccare sui calci da fermo e ci prova fin dal primo minuto. Fortuna che il Nardò ha in porta un certo Leopizzi. Al 4’ è il turno di Castillo che manda alto di testa, mentre al 14’ è il mancato granata Innocenti a sparare alto. Si giunge al 38’. Su un discutibile calcio di punizione calciato da Riccardo, rintuzza la difesa neritina, pallone che giunge a Musca che serve Innocenti, il quale trova un diagonale velenoso che si insacca alle sinistra dell’incolpevole Leopizzi. Vibranti le proteste granata per un fuorigioco non fischiato e altrettanto vibranti le proteste dei tifosi. Nell’occasione il guardialinee reo di non aver alzato la bandierina veniva colpito da un rotolo di carta, ma dopo le prime cure riprendeva subito il suo posto. Episodio da condannare, ma speriamo bene nella clemenza della corte. (3000 Euro!!!)

Il Nardò comunque non sembra accusare il colpo, ma ci si rende conto che la rimonta è difficile tenendo conto della forza della difesa avversaria e soprattutto del fatto che noi non possiamo disporre di altre punte di ruolo se non Mujesan. Meno male che ci pensa Raimondi a prendere per la maglia il nostro puntero e a causare un plateale fallo da rigore. Corallo mette a sedere Fresta spiazzandolo e il Toro torna in ballo. La ripresa ci vede arroccati in difesa a guardia del prezioso pareggio, e le numerose occasioni gallipoline quando non vengono fermate dalla nostra, comunque ottima difesa, si spengono con gli interventi dell’acrobata Leopizzi che lascia tutti a bocca aperta con le sue evoluzioni. Anzi per dirla proprio tutta, usando il gergo dei tifosi, avremmo potuto “spillarli il portafoglio” se Corallo avesse piazzato un invitante pallone servitogli da Savino, e se l’arbitro non avesse sorvolato su un evidente fallo di mano in area avversaria. Alla fine è un 1 a 1, e siam contenti tutti, compresi i giallorossi che comunque allungano. Il Toro a distanza di tre giorni ha cambiato pelle, è diventato combattivo, indomito e aggressivo, proprio come piace a noi. Che abbia la stessa sindrome dell’incredibile Hulk? Se è così allora bisogna farlo incazz… emh arrabbiare sempre. Saluti granata e ricordate che domenica ci aspetta un altro spareggio. N.b. migliori in campo: Leopizzi, Cezza, Savino …e tutto il pubblico!

Fernando Pero

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