NARDO' - SANGIUSEPPESE 2-2

 UN PUNTO E TANTA RABBIA

  • NARDO' - SANGIUSEPPESE 2-2
  • Reti: al 12' Ria, al 33' Voglino, al 39' Tortora e al 60' Alessandrì.

NARDO’	                     SANGIUSEPPESE
Bruno	                     Maresca
Cornacchia (75’ De Razza S.) Mazzarella
Potì	                     Criscuolo
Stasi	                     Casapulla
Toledo	                     Noviello
Stafico (80’ De Razza A.)    Cavaliere
Annicchiarico	             Conversano
Protano	                     Rubino (Caliendo)
Castillo	             Tortora
Alessandrì	             Ria (Esposito)
Voglino	                     Ammendola
	
	
All. Spagnulo	             All. Pirone
E’ nera. Nerissima. Un periodo veramente sfortunato. Non bastassero il fallimento degli obiettivi della stagione, la crisi societaria in atto e gli infortuni, ora ci si mette anche una jella tremenda. Una partita stregata in cui il Nardò ha pagato carissimo gli errori in difesa e soprattutto l’imprecisione in attacco. Non è bastata una delle migliori prestazioni sotto il profilo dell’impegno e della continuità per battere una ostica Sangiuseppese.

Davanti al minimo storico di spettatori i granata orfani degli infortunati Cazzella, Viggiano e Marinelli e dello squalificato Moschella sfoderano un match formato vecchio cuore granata. Si parte a spron battuto e già dopo 10’ la prima occasione è per Annicchiarico, che azzecca l’inserimento in verticale ma svirgola davanti al portiere. Il Nardò tiene l’iniziativa, ma al primo affondo passa la Sangiuseppese. Punizione dalla trequarti in verticale verso l’area neretina. Normalmente sono lanci facile preda della difesa, invece Ria trova il buco giusto e infila indisturbato di testa. 0-1.

La reazione granata è veemente: 17’ e 23’ colpi di testa di Castillo di poco alti, 25’ grande assolo di Alessandrì, tiro da fuori e palo. Castillo riprende di testa e insacca. L’arbitro annulla per un dubbio fuorigioco. I campani cercano di innervosire la partita. Falli, trattenute, gomitate, mani addosso. Scattano i cartellini gialli. Al 33’ arriva il pari. Stasi taglia in diagonale, Voglino si inserisce a tempo e manda sul palo opposto. La palla rotola in rete. 1-1. Primo gol di Voglino in maglia granata. Esultano i pochi “irriducibili” granata. Il Nardò cerca di ripartire sullo slancio dell’entusiasmo, invece arriva la seconda “doccia fredda”. Contropiede vesuviano, cross in area dove Toledo e Cornacchia marcano il solo Tortora. Toledo lascia scorrere, Cornacchia gli rinvia addosso. Tortora raccoglie, mette in rete e ringrazia. 1-2. Errori incredibilmente simili a quelli della domenica precedente: due cross e due rimpalli!

Si riparte a testa bassa. Alessandrì, Protano e Stasi sembrno in buona giornata. Il centrocampo è granata, ma in attacco Castillo è troppo solo. Al 43’ la sfortuna ci vede ancora benissimo. Gran tiro al volo di Stasi da 40 metri e palla che si stampa sulla traversa.

Il secondo tempo è un monologo granata. Toledo mette alto da due metri. Un tiro di Potì a portiere battuto viene salvato sulla linea. Castillo in diagonale impegna Maresca. Alessandrì alza di un soffio alto. Finchè Voglino non mette in area un bel cross. Sul secondo palo si avventa Alessandrì. Tiro al volo e gol. 2-2. Una liberazione. Ora la Sangiuseppese accusa il colpo. Cerca di arginare le giocate neretine solo con i falli. Ne fa le spese Conversano, venuto a Nardò solo per tirare calcioni. Espulso.

Esce Ria, una punta per un centrocampista. La Sangiuseppese fa blocco dietro. Il Nardò risparmia il fiato per il finale. Gli ultimi dieci minuti sono un autentico assedio. Voglino e Alessandrì alimentano l’azione offensiva, ma la precisione latita. Clamorosi gli errori negli ultimissimi minuti. A. De Razza non riesce a deviare a due metri dal palo di testa. Annicchiarico spara alto su assist di Alessandrì. Sull’ultimo assalto Voglino macchia la sua bella prestazione con un clamoroso errore. Castillo di testa gli serve un assist al bacio. Lui svirgola indecentemente al lato. E’ pareggio. Altri punti persi. Il morale resta nero. Soprattutto in un clima di incertezza che attanaglia tutto l’ambiente. Una crisi societaria ambigua, fastidiosa, irritante. Nel momento cruciale del campionato. Papadia poteva risparmiarci queste traversie. Non si strumentalizza una squadra per ottenere i propri scopi. Il Nardò appartiene alla città. A noi tifosi!

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