NARDO' - MANDURIA 1-1

 


Un Nardò con la testa ai play-off pareggia in casa.

  • NARDO' - MANDURIA 1-1
  • Reti: all'11' Cezza (M), al 56' Zhabov (N)
  • Arbitro: Evangelista di Avellino
  • Ammoniti Branà, De Rinaldis. Espulso Biancardi
  • Spett. 1000 circa, 100 da Manduria. Gemellaggio tra le tifoserie.

NARDO'                     MANDURIA
Legni                      Di Punzio
Inguscio (56'Annicchiarico)Biancardi
Muci                       De Icco
Schito                     D'Onghia
Cornacchia                 De Blasio (70'Viggiano)
Mele                       Coccioli (71'Castellaneta)
Branà                      Speciale
Volturo (82'DiGiorgio)     Praino
De Rinaldis (46'Zhabov)    Cezza
Corallo                    Volturno
Fumarola                   Starna (66'Cirigliano)

All. Nobile                All. Sgobba
Un pareggio nell’unico derby del Salento. Nardò e Manduria si dividono la posta in gioco rispecchiando fedelmente l’andamento della gara. Uno a uno, un tempo per parte e un legno ciascuno. Un punto che serve soprattutto agli amici di Manduria per salvarsi con una giornata d’anticipo, mentre per i Granata significa farsi scavalcare al secondo posto dalla Pro Vasto. Stranezze del calcio. Quando le due squadre si affrontarono in Coppa Italia in agosto, il Manduria si presentava come una delle “grandi” del girone al cospetto di un Nardò il cui successo era già quello di aver messo in campo undici uomini in una partita ufficiale. Il campionato ha poi scritto un’altra storia.

Si è giocato in una giornata afosa di maggio e le squadre ne hanno risentito. Il Manduria è subito partito bene e ha trovato il gol dopo soli 10 minuti. Su calcio d’angolo Cezza trovava spazio e tempo utili a incornare in gol. Il Nardò entrato in campo al piccolo trotto subiva senza dare particolari segni di risveglio. Un Nardò sonnacchioso e compassato non riusciva ad imprimere accelerazioni alle proprie giocate e al tempo stesso rischiava in un paio di occasioni di farsi infilare dal contropiede manduriano. Nobile ci metteva del suo schierando un improponibile De Rinaldis a sostituire l’acciaccato Zhabov seduto in panchina.

Per tutto il primo tempo Nobile propone un assetto ultra difensivo con 5 difensori in linea coperti da tre mediani Volturo – De Rinaldis –Branà. Corallo gioca da seconda punta ma continuamente costretto a rientrare. Fumarola è inevitabilmente solo contro quattro difensori e il segnalinee che lo tartassa di fuorigioco. Gli esterni Inguscio e Mele raramente superano la metà campo e quando lo fanno peccano di precisione. 45 minuti regalati integralmente agli ospiti ad eccezione di una velleitaria rovesciata di Fumarola e un calcio di punizione di Corallo alto sulla traversa. Tutto troppo brutto per essere vero.

Nel secondo tempo Nobile rischia Zhabov e comincia un’altra partita. Il bulgaro è bravo a liberarsi in velocità di D’Onghia e a infilare Di Punzio in uscita. Finalmente il Nardò si scuote e comincia a trovare i classici punti di riferimento della sua manovra. Branà e Volturo alimentano il gioco con continuità, Corallo comincia a giocare puntando gli avversari mentre Zhabov e Fumarola tengono sotto pressione la difesa biancoverde. E’ un altro Nardò, ma il Manduria non demorde e va vicino al raddoppio con bel tiro di Praino dai 30 metri. Legni è scavalcato, ma la traversa lo salva.

Il match è vivo e sale di tono. Si accendono scontri a centrocampo e affiora qualche rudezza di troppo. Inguscio ne fa le spese e lascia il posto ad Annicchiarico. Il Nardò cresce e sfiora il gol con una bella giocata di Zhabov. Petar raccoglie un invito di Coralle e spalle alla porta cerca la girata vincente. Gran iro con palla d’un soffio alta. I manduriani si innervosiscono e Biancardi veiene espulso. Il Nardò conquita decisamnete il centro campo. Mele finalmente incide sulla fascia di competenza. I manduriani resistono strenuamente in dieci. Gli ultimi minuti sono solo Granata. Corallo riceve palla dal limite e fa partire un bel sinistro teso, Di Punzio vola e mette in angolo. Ultimo assalto. Angolo di Corallo mischia rugbystica e palla sulla fronte di Muci. Colpo di testa e palla a stamparsi sul palo. Pari sigillato

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