NARDO' - AVEZZANO 1-1

 Un pareggio (forse) inutile.

  • NARDO' - AVEZZANO 1-1
  • Reti: all'8' Zhabov, al 43' Carosella
  • Circa 2000 spettatori sugli spalti.

NARDO’	                    AVEZZANO
Leopizzi	            Vechiarelli
Inguscio (66’ Savino)       Ranellucci
Muci	                    Morgante
Schito	                    Cioffi
Cornacchia	            Latrofa
Previderio	            Baldolini
Branà (74’ Toma)	    Di Poggiovalle
De Rinaldis	            Carosella (66’ Ianni)
Corallo	                    Tomeo
Zhabov	                    Bovino (74’ Rizzi)
Annicchiarico (72’ Fumarola)Antonelli
	
	
All. Nobile	            All. Torti
Una partita bruciata. Un’occasione mancata. Queste le sensazioni alla fine dell’incontro con l’Avezzano. I Granata falliscono un’invitante match point per aggiudicarsi il platonico, ma significativo, titolo d’inverno. La nuova sconfitta dell’Isola Liri offriva al Nardò l’occasione del sorpasso al vertice invece l’entusiasmo ora ha lasciato il posto alle recriminazioni. Ci si poteva accontentare di un pareggio che perlomeno consentiva di accorciare le distanze dal vertice in attesa del prossimo confronto casalingo. Neanche quello.

Un grossolano pasticcio nelle sostituzioni degli juniores molto probabilmente vanificherà il risultato sul campo. La dinamica dei fatti è ancora tutta da chiarire, oggettivamente però il Nardò ha giocato per due minuti con soli tre juniores. Doveva avvenire un doppio cambio contemporaneo, Annicchiarico-Fumarola e Branà-Toma al minuto 27 del secondo tempo, invece (svista della panchina? dell’arbitro o di chi?) il cambio è stato sfalsato per due fatali minuti.

Un vero peccato. Il Nardò si presentava (finalmente) davanti ad una cornice di pubblico degna di una capolista. Circa duemila spettatori presenti sulle gelide gradinate che hanno sfidato un’impietosa tramontana (a quando l’apertura della nuova tribuna soleggiata?). Tutto cominciava sotto i migliori auspici. Il Nardò pasava in vantaggio al primo affondo. All’8’ Corallo superava in bello stile un avversario e al volo serviva in profondità Zhabov. Il bomber dell’est non aveva altro che prendere la mira e con un dolce pallonetto spediva in rete. Tutto molto bello. Come da consuetudine il Nardò continua a confezionare gol spettacolari e di ottima fattura.

L’Avezzano non sta a guardare e sotto la regia del truce Latrofa tiene palla a centrocampo con autorevolezza. Branà e De Rinaldis subiscono la superiorità numerica degli avversari. Previderio e Inguscio non trovano la posizione. Gli abruzzesi molto corti e combattivi (anche cattivi) la mettono sull’agonismo senza trovare particolari sbocchi offensivi. Carosella e soci si fanno pericolosi con i tiri da fuori. Per due volte Bovino impegna severamente Leopizzi. Su calcio di punizione e su staffilata dai 30 mertri. Il numero uno neretino fa vedere tutta la sua classe.

Il Nardò lotta ma è evidente che nella zona centrale, per l’assenza di Volturo e la cattiva giornata degli esterni, manca la solita linearità e precisione. Verso la mezzora un bel cross di Previderio innesca Zhabov. Il bulgaro viene anticipato d’un soffio in angolo. Il finale di tempo vede l’Avezzano produrre il massimo sforzo per pareggiare. Prima su corner colpisce la traversa con Tomeo, poi al 43’ trova il gol. Un cross dal fondo viene intercettato da Carosella che complici gli interventi maldestri di Previderio (in chiusura) e di Inguscio (nel rilancio), va in gol davanti all’esterrefatto Leopizzi. Si interrompe così l’imbattibilità interna del portiere granata dopo 570’.

Il s.t. vede il Nardò scuotersi. I Granata alzano il ritmo. Corallo svariando tra centrocampo e attacco diventa il punto di riferimento di tutta la manovra. Il fantasista cerca di innescare Zhabov con continui lanci in profondità, ma l’attaccante è purtroppo mal assistito da un Annicchiarico ancora una volta avulso dal gioco. Attorno al 27’ la partita trova la sua svolta. In negativo. Prima la sostituzione sbagliata, poi l’ennesima traversa su calcio di punizione di Corallo. Da questo momento il match si sgonfia. Le squadre stanche di lottare su un terreno allentato, e consapevoli che qualcosa di irregolare è avvenuto, mollano. L’ingresso di Fumarola sortisce qualche occasione in attacco, ma ormai la sensazione è quella di una ghiotta occasione buttata al vento.

Le sconfitte di Isola Liri e Manfredonia lasciano quasi immutata la classifica al vertice. Si rilanciano Pro Vasto e Bojano. Il Nardò, punto più, punto meno è sempre lì a respirare l’aria rarefatta dell’alta classifica. Domenica con la Fortis Trani l’occasione per rifarsi.

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