MONTEROTONDO - NARDO' 2-0

 Pesante sconfitta a Monterotondo

  • MONTEROTONDO - NARDO' 2-0
  • reti: al 15' Borrielli, all'80' Giannetti

MONTEROTONDO               NARDO'
Ficarra                    Leopizzi
Del Prete L.               Toma
Coladarci                  Previderio
Giovannetti                Cornacchia (64'Corallo)
Scardala                   Schito
Conti                      Volturo
D'Elia                     Savino (77'Muci)
Pietrucci                  De Rinaldis
Ceccarelli (90'Pellegrino) Fumarola
Giannetti                  Annicchiarico
Borrielli                  Zhabov

All. Calisti               All. Nobile
Nardò sconfitto. Nardò in evidente calo di rendimento. Sconfitta e pareggio con Isola Liri e Pro Vasto, squadre di spessore tecnico, potevano starci. La sconfitta senza attenuanti col modesto Monterotondo, invece, è decisamente indigesta. Comincia a farsi sentire pesantemente l’infortunio a Corallo. Non esistono alternative al fantasista ex-Casarano e dispiace vederlo forzare i tempi del recupero con spezzoni di partita improponibili. Si fa sentire anche l’appannamento di Petar Zhabov. Mai a segno nel girone di ritorno. Artefice principale della sconfitta in terra laziale, l’attaccante bulgaro è riuscito nell’impresa di farsi espellere dopo mezz’ora e con la squadra sotto di un gol.

In sostanza il Nardò a Monterotondo non è stato mai in partita. I locali sono andati subito a segno con un diagonale di Borrielli al 15’. Il Nardò ha abbozzato una reazione che ha prodotto un pericolo per la porta gialloblu su tiro di Volturo al 22’. Poi ‘espulsione di Zhabov ha tagliato le gambe ai Granata. Fumarola rimaneva solo a sostenere il peso dell’attacco contro una difesa ben munita. Un’impresa.

Nel s.t al 19’ veniva mandato in campo Corallo al posto di Cornacchia, ma cambiava poco. I laziali non solo si difendevano senza affanno, ma sfioravano a più riprese il raddoppio. Le occasioni per il Monterotondo fioccavano, mentre il Nardò non riusciva a creare alcun pericolo. All’80’ è Giannetti a chiudere definitivamente il match, trafiggendo il povero Leopizzi con un tiro all’incrocio dei pali.

Una partita senza storia. Dispiace dirlo. Il Nardò ha dimostrato tutti i suoi limiti. Un organico incompleto che non sta riuscendo a reggere il confronto con squadre rafforzatesi nel girone di ritorno. Forse i nodi stanno venendo al pettine, ma non si può essere così arrendevoli con squadre di piccolo cabotaggio. Non si possono affrontare le partite con superficialità (vedi Zhabov). Bisogna ritrovare l’umiltà e l’unità dei tempi migliori. Nulla è perduto. Il Toro può rialzarsi e lottare ancora per il vertice. La favola del Nardò operaio non deve finire.

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